LES FLEURS DU DECHET I AM TRASH – ETAT LIBRE D’ORANGE

LES FLEURS DU DECHET I AM TRASH – ETAT LIBRE D’ORANGE

LES FLEURS DU DECHET I AM TRASH – ETAT LIBRE D’ORANGE

155,00  Iva inclusa

Da parte di mia madre, sono figlio di una costa dimenticata della lontana Nuova Caledonia. Alla foce del fiume Ngoye vivono i Borindi, che sin dalla notte dei tempi conoscono il principio fondamentale dell’armonia con la natura: prendere solo le risorse realmente necessarie e preservare il futuro. Conoscono il segreto del futuro dell’umanità e all’ombra della melaleuca o della jacaranda in fiore guidano i nostri primi passi per questa nuova creazione di Etat Libre d’Orange.

Nei primi anni 2000, quando i miei figli erano piccoli e io ero un trentenne alla conquista del mondo pieno di speranze, prima di andare tutte le sere con loro a visitare delle discariche in modo che fossero ben forniti, gli ho fatto vedere un film di animazione di fantascienza che si chiamava “The Titan Project”. A forza di guardarlo, ho imparato a memoria l’introduzione, che diceva:

“Once in a great while man unlocks a secret so profound that it can change the universe, fire, electricity, splitting the atoms, at the dawn of the 21 st century we invented the titan program…”

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Descrizione

Da parte di mia madre, sono figlio di una costa dimenticata della lontana Nuova Caledonia. Alla foce del fiume Ngoye vivono i Borindi, che sin dalla notte dei tempi conoscono il principio fondamentale dell’armonia con la natura: prendere solo le risorse realmente necessarie e preservare il futuro. Conoscono il segreto del futuro dell’umanità e all’ombra della melaleuca o della jacaranda in fiore guidano i nostri primi passi per questa nuova creazione di Etat Libre d’Orange.

Nei primi anni 2000, quando i miei figli erano piccoli e io ero un trentenne alla conquista del mondo pieno di speranze, prima di andare tutte le sere con loro a visitare delle discariche in modo che fossero ben forniti, gli ho fatto vedere un film di animazione di fantascienza che si chiamava “The Titan Project”. A forza di guardarlo, ho imparato a memoria l’introduzione, che diceva:

“Once in a great while man unlocks a secret so profound that it can change the universe, fire, electricity, splitting the atoms, at the dawn of the 21 st century we invented the titan program…”

Les Fleurs du Déchet contiene un po’ di questa poesia di fantascienza romantica e titanica, che procede con un movimento lento, sicuro e necessario per reinventare, grazie al recupero dei rifiuti, i cicli di produzione in tutti i settori. Vogliamo che questo profumo veicoli un messaggio che assicuri la sopravvivenza delle specie grazie alla seduzione, ma soprattutto, che sia al servizio del pianeta trasformando i nostri miasmi in bellezza.

Crediamo che si stia avvicinando l’era di una “jihad” post-religiosa di un Occidente spesso disilluso e responsabile dell’inquinamento, che lascerà spazio a un nuovo animismo. Coloro che hanno commesso crimini contro l’ambiente si stanno pentendo e le democrazie stanno riconoscendo la natura come il fulcro sacro della condivisione e del mondo. Tornano le credenze dei primitivi e delle antiche tribù e chiedono il nostro pieno sostegno. Questo profumo si fa portavoce di un messaggio universale: dallo sporco può nascere la bellezza, che ci “laverà dalle macchie di vino e le vomitature, portando via e timone e rampino”.

Les Fleurs du Déchet è il passaggio all’età adulta di Sécrétions Magnifiques, nel 2018 è stata una contro-rivoluzione per Etat Libre d’Orange, sempre radicale e travolgente, ma che fa bene al mondo.

Givaudan, Ogilvy e Etat Libre d’Orange collaborano al servizio di Madre Natura per chiederle perdono con una fragranza e far sapere al mondo intero, a gran voce e con urgenza, che presto sarà troppo tardi.

Caro mondo: non gettare via più nulla perché sul fondo dei nostri cestini dei rifiuti si ridistillano i fermenti del grande amore; i camion della spazzatura contengono fiori che possono ancora sanguinare, scorze che possono ancora servire a creare, esalazioni che possono regalarci note di miele. E possiamo ancora riprocessare le concrezioni galleggianti che buttiamo via in mare e gli essudati con i loro simboli mistici delle tribù primitive.

Parafrasando e distorcendo un po’ Alan Paton: “Cry, my beloved planet”, per il bambino non ancora nato; non lasciare che ami troppo questa Terra che sta scivolando via…

So before it’s burnt or too late, let’s (s)pray le Seigneur des déchets, my dear Lord of leftovers.

Note di testa: Essenza di mela riciclata, Arancia amara riciclata, Mandarino verde riciclato
Note del cuore: Assoluto di rosa riciclato, Iso E Super riciclato, Fragola Gariguette riciclata
Note di fondo: Legno di cedro Atlas riciclato, Sandalore riciclato, Akigalawood riciclato

Informazioni aggiuntive

Capacità

100ml